"Zio" Mario (veramente zio solo di Sara e Paola), agricoltore ed allevatore esperto, è molto preoccupato per noi poveri principianti ed oggi è venuto a trovarci a Monte Pedru.
Hop-hop-gadget-braccio!
Tanto per cominciare ci ha costruito un bastone-raccogli-frutti intagliando una canna di circa 2,5 m con la pattadese, il coltello a serramanico della tradizione sarda. Con questo semplicissimo strumento abbiamo potuto fare un'ulteriore razzia dai nostri peri e raccogliere i frutti più alti a cui finora avevamo dovuto rinunciare non avendo ancora portato una scala in loco!
All'opera: Sara, Mario.
Monte Pietra
A Monte Pedru ci sono una miriade di pietre molto grandi che noi, nel nostro candore, stavamo pensando di impiegare nella costruzione di muretti a secco e magari, squadrate, anche per quella della casa. Mario ci ha fatto percepire subito la profondità della nostra ingenuità portandoci e facendoci usare una mazzetta, uno scalpello e dei cunei di ferro. Bene: Paola dopo pochi colpi teme già il Parkinson. Capitolo chiuso.
Comunque una pietra l'hanno spaccata in due.
All'opera: Paola, Mario.
Solo una spuntatina
Mentre Mario provvedeva a fare legna sradicando col trattore una parte di macchia mediterranea ed a livellare ancora un po' la strada portando, sempre col trattore, un po' di ghiaietta nelle numerose buche, noi abbiamo dato una leggera spuntatina all'ulivo secolare ed all'ulivo più piccolo accanto. I due alberi avevano tantissimi polloni alla base e dell'ulivo più piccolo quasi non si vedeva la forma.
Ora, tra ulivi e lentisco, abbiamo un pochino di rami da pulire e far seccare per avere fascine e legna da ardere.
All'opera: Paola, Fre, Fanbo, Giulia, Mario.
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